Python in Windows, il mio nuovo libro!
Ci sono davvero pochi aspetti positivi nei tempi che stiamo vivendo (e a proposito: spero davvero che stiate tutti bene e che finisca presto). Anche io, come tutti, ho cercato di sfruttare al meglio il tempo libero in più dedicandomi a un progetto, anche per stare lontano dall'angoscia dei Tg e dei siti di news. Python in Windows, il mio nuovo libro, è il risultato di questi due mesi fuori dal mondo.
Questo libro è... un po' complicato da spiegare: dalla pagina su Leanpub potete comunque scaricare gratuitamente il capitolo introduttivo, che spiega in dettaglio di che cosa si parla.
Prima di tutto, è la mia particolare versione del "manuale per principianti". Ovvero, si rivolge ai principianti ma senza prenderli in giro. Questo libro non cerca di nascondere le difficoltà sotto il tappeto, non pretende che Python sia un linguaggio semplice da imparare e da usare. Cerco invece di esporre i problemi con chiarezza, partendo dal principio ovvero dall'indispensabile uso dell'interprete dei comandi (sì, proprio la finestrella nera). I temi trattati nel libro sono veramente tanti, e chiaramente non c'è spazio per approfondire tutto: questo non è un manuale analitico come il mio altro libro su wxPython. Tuttavia essere sintetici non deve voler dire banalizzare il problema, il flagello di quasi tutti i libri per principianti che conosco. Presento il caso d'uso più semplice in modo che il lettore possa farsi un'idea del problema generale e della sua importanza, e sia invogliato ad approfondire per conto suo.
Per quanto riguarda l'argomento, anche questo è un po' complicato. Intanto, non è un corso di Python, non insegna il linguaggio. Può essere letto accanto a un buon manuale, invece. L'idea del libro è la stessa che anima le guide e alcuni articoli di questo blog, anche se gli argomenti sono più aggiornati e presentati in modo più approfondito e completo. Ovvero, l'idea che saper usare Python nel contesto del proprio sistema operativo (Windows in questo caso) non sia affatto semplice e automatico, anche quando si conosce il linguaggio in astratto. La verità è che non esiste un libro che ti insegna queste cose: anzi, se ne conoscete uno vi prego di farmelo sapere. È un po' come se a scuola guida insegnassero solo la teoria. Alla fine di un buon manuale di Python, uno potrebbe sapere molte cose sulle metaclassi, ma non avere la più pallida idea di perché "open('miofile')" talvolta funziona e talvolta no. O perché non posso importare un modulo che sta in un'altra "cartella". Di come conviene strutturare un progetto. Di che cos'è un virtual environment. Di come si testa il codice. Di come lo si può distribuire. Di come scegliere un editor. E molte, molte altre cose.
Questo libro racconta che cosa succede quando Python viene usato, davvero, in Windows. Un titolo che avevo in mente era "Vita quotidiana del programmatore Python su Windows": poi era troppo lungo e ho rinunciato. Ma l'idea è quella.
Spero che vi piaccia: mi raccomando, fatemi sapere se ci sono cose poco chiare, incomplete, sbagliate, o se ci sono argomenti che secondo voi dovrebbero essere trattati (a parte i due o tre capitoli che ancora devo finire di scrivere, e che saranno pronti tra qualche tempo).
Nel frattempo, non ho certo dimenticato "Capire wxPython"... anzi, credo che il mio prossimo impegno sarà tornare a scrivere qualche nuovo capitolo per questo libro. Non dovrebbe volerci molto, promesso.
Questo libro è... un po' complicato da spiegare: dalla pagina su Leanpub potete comunque scaricare gratuitamente il capitolo introduttivo, che spiega in dettaglio di che cosa si parla.
Prima di tutto, è la mia particolare versione del "manuale per principianti". Ovvero, si rivolge ai principianti ma senza prenderli in giro. Questo libro non cerca di nascondere le difficoltà sotto il tappeto, non pretende che Python sia un linguaggio semplice da imparare e da usare. Cerco invece di esporre i problemi con chiarezza, partendo dal principio ovvero dall'indispensabile uso dell'interprete dei comandi (sì, proprio la finestrella nera). I temi trattati nel libro sono veramente tanti, e chiaramente non c'è spazio per approfondire tutto: questo non è un manuale analitico come il mio altro libro su wxPython. Tuttavia essere sintetici non deve voler dire banalizzare il problema, il flagello di quasi tutti i libri per principianti che conosco. Presento il caso d'uso più semplice in modo che il lettore possa farsi un'idea del problema generale e della sua importanza, e sia invogliato ad approfondire per conto suo.
Per quanto riguarda l'argomento, anche questo è un po' complicato. Intanto, non è un corso di Python, non insegna il linguaggio. Può essere letto accanto a un buon manuale, invece. L'idea del libro è la stessa che anima le guide e alcuni articoli di questo blog, anche se gli argomenti sono più aggiornati e presentati in modo più approfondito e completo. Ovvero, l'idea che saper usare Python nel contesto del proprio sistema operativo (Windows in questo caso) non sia affatto semplice e automatico, anche quando si conosce il linguaggio in astratto. La verità è che non esiste un libro che ti insegna queste cose: anzi, se ne conoscete uno vi prego di farmelo sapere. È un po' come se a scuola guida insegnassero solo la teoria. Alla fine di un buon manuale di Python, uno potrebbe sapere molte cose sulle metaclassi, ma non avere la più pallida idea di perché "open('miofile')" talvolta funziona e talvolta no. O perché non posso importare un modulo che sta in un'altra "cartella". Di come conviene strutturare un progetto. Di che cos'è un virtual environment. Di come si testa il codice. Di come lo si può distribuire. Di come scegliere un editor. E molte, molte altre cose.
Questo libro racconta che cosa succede quando Python viene usato, davvero, in Windows. Un titolo che avevo in mente era "Vita quotidiana del programmatore Python su Windows": poi era troppo lungo e ho rinunciato. Ma l'idea è quella.
Spero che vi piaccia: mi raccomando, fatemi sapere se ci sono cose poco chiare, incomplete, sbagliate, o se ci sono argomenti che secondo voi dovrebbero essere trattati (a parte i due o tre capitoli che ancora devo finire di scrivere, e che saranno pronti tra qualche tempo).
Nel frattempo, non ho certo dimenticato "Capire wxPython"... anzi, credo che il mio prossimo impegno sarà tornare a scrivere qualche nuovo capitolo per questo libro. Non dovrebbe volerci molto, promesso.
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